Frase

Ho paura delle cose che non capisco, e non riesco a capire perché...(F. De Andrè)

martedì 26 maggio 2009

Quinta riflessione

L'articolo di Downes è stato come se qualcuno mi avvesse scoperto a rubare qualcosa, scoprire il ladro sul fatto, coglierlo il flagranza di reato. Cavolo, mi hanno beccato!!!
Punto primo (reattivo): faccio una fatica enorme a prestare attenzione davanti ad un pc, anche per giocare. Figuriamoci per leggere. Forse mi diverto di più ad ascoltare e vedere un video. Diciamo che sono un pò egoista. Diciamo che faccio parte di quel mondo dove "tutti vogliono essere scrittori e nessuno vuole essere lettore".
Punto secondo (segui il flusso): anche il mio blog è nato per due fini. Primo per sostenere l'esame e secondo per pubblicizzare il mio gruppo. Non nascondo che ora mi sto appassionando e sto cominciando ad integrare il mio blog e leggere quello che scrivono gli altri (a fatica).
Punto terzo (la cosa più importante è esseri connessi): dico sempre di non aver letto gli altri blog perchè non avevo tempo ed invece non ho fatto niente per tutto il giorno. Al solo pensiero di aprire un post e leggerlo "sudo". Ma anche su questo punto sto migliorando. Dedico sempre poco tempo ma con maggiori risultati.
Punto quarto (condividi): forse l'unica cosa che cerco in cambio e far conoscere il mio gruppo al pubblico, ma diciamo che su questo punto supero l'esame. Non sono stato mai geloso di quello che scrivo, anzi cerco la condivisione (l'hai letto il mio post sul concerto di ieri?).
Punto quinto (RTFM): su questo punto mi considero Lupin. Anche per creare questo blog la prima cosa che ho fatto è stata chiedere ad una mia amica se poteva spiegarmi come si faceva. Pensavo, perchè sforzarmi se c'è qualcuno che lo ha già fatto? Penso che non sia una mancaza di fiducia, è più un fattore fisico. Sono nato stanco. Mi stanco anche a stare seduto davanti al pc. Come la fatica che sto facendo in questo momento a scrivere questo post.
Punto sesto (coopera): penso che la differenza tra una comunicazione offline ed una online è che la prima manca della comunicazione non verbale (intendo gesti, espressioni del viso, odori ecc...). Comunque nessuno ha la meglio sull'altra. A me piace sia comunicare on-line che faccia a faccia. Ma quest'ultima la preferisco.
Punto settimo (sii te stesso): su questo punto sono daccordissimo. Infatti mi fa paura l'idea di farsi una nuova vita o una vita diversa dietro ad un computer connesso ad internet.

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