Frase

Ho paura delle cose che non capisco, e non riesco a capire perché...(F. De Andrè)

domenica 6 dicembre 2009

Basta poco, che ce vò!

Basta cercare nella tasca per trovare quello che si vuole,
basta stare in silenzio per rispondere alle domande più difficili
basta chiudere gli occhi per vedere quello che non c'è
basta tapparsi le orecchie per ascoltare la musica del tuo cuore
basta tapparsi il naso per sentire l'odore più dolce che c'è
ma...
basta parlare senza pensare per dire un sacco di stronzate
basta aprire gli occhi per vedere la guerra
basta ascoltare un attimo per farti venire un bel mal di testa
basta annusare un attimo per sentire l'odore della merda e...
basta avere un buco nella tasca per non trovare più quello che si vuole...

mercoledì 18 novembre 2009

L'acqua mi fa un pò male....

Qualcuno racconta che prima di morire viene abbagliato da un enorme luce bianca. Questo succede spesso alle Falene...

giovedì 29 ottobre 2009

Curioso elemento il Tempo!

Tempo!
Cos'è? Il tempo...
Diventa piccolissimo se hai fretta
Non passa mai se non c'è nessuno che ti aspetta
Tempo!
Come dire fermiamoci un momento, prendiamoci del tempo...
Il Tempo...
Dipende da che punto lo guardi...
In ascensore è troppo corto per parlare ma diventa lungo per starsene in silenzio...
In musica se non vai a Tempo commetti un errore...
Esiste anche un tempo per fare silenzio...
Se c'è brutto tempo sei triste ma se c'è bel Tempo ti ritorna il buon umore...
Dai tempo al tempo...
Qualcuno ti dice: col tempo lo troverai!
Ed il tempo non passa mai
Tieni il tempo con le mani
Chi tiente il tempo?
Che tempo farà?
Si fa a tempo?
Fossati scriveva: c'è un tempo sognato che bisognava sognare...
Quindi prendiamoci del tempo per non smettere mai di sognare che il tempo passa come l'acqua del fiume che "sembra che è ferma ma avoglia se va"...

martedì 20 ottobre 2009

Quando la logica disorienta la realtà...

L'aranciata è amara
La vita è amara
quindi...
La vita è una ARANCIATA

Informazioni di sevizio

Informo i gentili lettori che ho apportato alcune modifiche al blog, tra cui, almeno spero, la possibilità a chiunque di lasciare un commento, senza l'obbligo di iscriversi o quant'altro.
A risentirci...

sabato 17 ottobre 2009

Quelli che...


Quelli che...io non so niente e prendono 30...e lode
quelli che...il tuo tallone d'Achille...il destro
quelli che...finisco la triennale e vado a milano... sono rimasti a Firenze...
quelli che...se non era per il mio carattere adesso giocavo nel Milan...
quelli che come Gattuso giocano nel Milan
quelli che...l'olio di casa mia è più buono...
quelli che... io sono fascita...ma amo i Nomadi, ho i rasta e mi faccio le canne
quelli che... la chiamano Coerenza e non sanno stare senza...
quelli che...se non ci fosse stato lui mi avrebbe detto si...
quelli che...lui non c'è e ti dicono di no...
quelli che...odi e sono sempre tra le scatole...
quello che...ti vogliono bene ma prima o poi se ne vanno...
quelli che...col senno di poi...
quelli che...che genere di musica ascolti...tutta
quelli che...allora non capisci un cazzo di musica
quelli che...in aereo in tre non si può...
quelli che...senza lavorare si comprano la Mito...e poi li trovi sul giornale...
quelli che...adesso ho capito come si era comprato la Mito
quelli che...e non l'avevi ancora capito...
quelli che...meglio tardi che mai...
quelli che...mai
Insomma...quelli...

giovedì 15 ottobre 2009

AAA Chitarrista cercasi...


L'AltraVersione non esiste più. Almeno credo. Il nostro chitarrista ci ha lasciati, ebbene si, lasciati. Ha trovato accoglienza nella capitale e ci ha voltato le spalle come un artista incompreso, deluso e incapace di esprimere le sue doti migliori. Smarrito forse nei vicoli della città di Dante.
Non sò se saremo capaci di dare "un'altra versione" al vecchio trio. Davvero non so se ce la faremo o no...
Ho pensato però di non decretare la morte del Blog. Ed eccomi qua. Certo qualcosa cambierà. Non sarà più una fonte informativa del trio (ormai inesistente), ma un blog-diario, la mia scrivania. Se mai ci saranno notizie inerenti all'AltraVersione sarete presto aggiornati, questo è fuori dubbio.
Il nome rimarrà sempre quello. Di altre versioni se ne possono trovare a milioni. Un altra versione del blog, ad esempio. Mi sembra un buon inizio. Chiunque voglia segnalarmi un'altra versione di qualcosa è libero di farlo (e ci mancherebbe! direste voi).
Comunque, chiunque si volesse candidare come nuovo chitarrista dell'AltraVersione può scriverci sul blog o mandando una e-mail all'indirizzo davidemannis@libero.it.
Da oggi inizia una nuova vita del blog, un'altra versione.
Ciao a tutti!!!

sabato 18 luglio 2009

Troppa gente ha parlato d'amore...


L’amore più bello dell’anno
di Pierluigi Lucadei

L’amore cantato impazzisce nelle stanze, screpola le mura e fa rivoli di inganni, speranze e accomoda una serata, giustifica una fuga, santifica un addio, ringrazia un corpo, ne sublima due; l’amore cantato scavalca gli ordini concettuali, oltrepassa i riferimenti categorici e si svincola dalla mortificazione dell’anima. Dovremmo stare tutti ad ascoltare, quando si svincola una canzone d’amore. Di più, in religioso silenzio, dovremmo chiudere gli occhi e dondolare il cuore. Quattro canti d’amore, i più belli dell’anno, svincolati accorati innocenti, come il sentimento che splende, accecando gli intrusi e i loro deliri. Fossati è un creatore di immagini sacre, l’amore «fa guerra agli idioti… fa bellissima la stanchezza… fa grandi le occasioni… fa confondere le città», Capossela celebra la grazia dell’incanto, De Gregori non esita a prendere perché «dell’amore non si butta niente», tutto è tesoro, e tu sei ridicolo, non te ne accorgi ma ti vedono innocuo o pericolosissimo. Quattro canti che fanno lo scherzo di tacere la putrefazione. Perché, per quanto accorato sia il canto, l’amore non sfugge all’assillo di tempo e spazio, e torna indietro per prenderti il sangue. Solo Bersani si lascia andare ad un’ammissione di colpa, se la prospettiva sono stagioni inutili e anni persi a sfogliare il calendario «la colpa è soltanto mia». Gli amanti sono chiusi a chiave in una stanza di hotel non a caso. Alla fine l’amore cantato non fa altro che ammuffire nelle medesime stanze che ha illuso impazzendole. Si fa uguale a se stesso, si fa polvere semplice e decrepita. Pacifichiamoci, l’amore ideale è la coscienza di saperne sostenere la pena. Il vaticinio di Lindo Ferretti brucia perenne a spacciare il valore ultimo della santa distruzione: «l'amore non cantarlo, è un canto di per sé, più lo si invoca meno ce n'è».


Ovunque Proteggi (Vinicio Capossela)

Non dormo ho gli occhi aperti per te,
guardo fuori e guardo intorno
come è gonfia la strada
polvere e vento nel viale del ritorno...

Quando arrivi, quando verrai per me
guarda l'angolo del cielo
dove è scritto il tuo nome,
dove è scritto nel ferro...

Nel cerchio di un anello...
dove ancora mi innamoro
e mi fa sospirare così...
adesso e per quando tornerà l'incanto

E se mi trovi stanco
e se mi trovi spento
se il meglio è già venuto
e non ho saputo
tenerlo dentro me

I vecchi già lo sanno il perché
e anche gli alberghi tristi
che troppo e per poco e non basta ancora
ed è una volta solo

E ancora proteggi la grazia del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto...
l'incanto di te...
di te vicino a me.

Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore
freddo nel sole
e non bastan le parole

Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato
se non ci sono stato
se non sono tornato

Ma ancora proteggi la grazie del mio cuore
adesso e per quando tornerà il tempo...
il tempo per partire...
il tempo di restare
il tempo di lasciare
il tempo di abbracciare..

In ricchezza e in fortuna
in pena e in povertà
nella gioia e nel clamore
nel lutto e nel dolore
nel freddo e nel sole
nel sonno e nel rumore
ovunque proteggi la grazia del mio cuore
...ovunque proteggi la grazia del tuo cuore

ovunque proteggi proteggimi nel male
ovunque proteggi la grazie del tuo cuore


Cardiologia (Francesco De Gregori)

Che si gioca per vincere e non si gioca per partecipare
Chi è ferito e non cade, ma continua ad andare
A sbattersi nel buio e a farsi vedere
A sanguinare di nascosto e a pagare da bere
A goccia a goccia, ma tu guarda, il mio cuore mangiato
L’amore ha sempre fame, non l’avevi notato
E dice sempre con disinvoltura
Senza paura dice: “mai”, senza paura mai.

Che si veste di bianco per scandalizzare
E compra rose a dozzine
E fa curvare i pianeti e fa piegare le schiene
Che si gioca per vincere e chi vince è perduto
Con una chiave ed un numero in mano
Tutta la notte aspettare un saluto
E a pensare: “ti amo”

Chi raccoglie conchiglie dopo la mareggiata
E il cielo è ancora scuro, ma la notte è passata
E macina la sabbia dentro i mulini a vento
E che non ha mai fretta e che non ha mai tempo
E poi l’amore indecente, che si lascia guardare
L’amore prepotente che si deve fare
E gli amori ormai passati e ancora vivi nella mente
Ché dell’amore non si butta niente


L’amore fa (Ivano Fossati)

L'amore fa l'acqua buona
fa passare la malinconia
crescere i capelli l'amore fa
l'amore accarezza i figli
l'amore parla con i vecchi
qualcuno vuole bene ai più lontani
anche per telefono
l'amore fa guerra agli idioti
agli arroganti pericolosi
fa bellissima la stanchezza
avvicina la fortuna quando può
fa buona la cucina
l'amore e' una puttana
che onora la bellezza
di un bacio per regalo

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere

l'amore fa belli gli uomini
sagge le donne
l'amore fa
cantare le allodole
dolce la pioggia d'autunno
e vi dico che fa viaggiare, sì
illumina le strade
fa grandi le occasioni
di credere e di imparare

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere

fa crescere i gerani e le rose
aprire i balconi
l'amore fa
confondere le città
ma riconoscere i padroni
l'amore lo fa
aprire bene gli occhi
amare più se stessi
l'amore fa bene alla gente
comprendere il perdono
l'amore fa.


Come due somari (Samuele Bersani)

Andiamo a stenderci comodi in profondità
giù fra i crepacci bui col diavolo che ci ospita
Se poi riusciremo a riportarlo su
Si divide come un premio…
Non lo dico più
Occorre spingere ai limiti la carrucola
Con le scintille fra le mani e poi la corda se ne va
Noi due come due somari siamo senza strategia
E abbiamo perso l’indirizzo per andar via
“E’ l’occasione di lasciar perdere?”
si chiedono gli amanti chiusi a chiave in hotel
Con l’inflessione dialettale che ho
Non prendermi sul serio sono un impostore
Sarò la causa di ogni preoccupazione
Una specie di provocatore di risse da bar
Se non fosse che tu sei pacifica
Avrei un bernoccolo e un taglio da suturare
Con dei punti ma voglio sperare che questo con te sia impossibile
Avendo l’ultimo fiammifero non lo sprecherei
su un muro umido
ad accenderlo io non ci proverei
e poi non parlarmi adesso della tua claustrofobia
lì c’è l’uscita e là l’ingresso, siamo a un crocevia
“E’ l’occasione di lasciar perdere?”
si giurano gli amanti chiusi a chiave in hotel
Con l’inflessione dialettale che ho
ti posso ipnotizzare, sono un traditore…
Sarò la causa di ogni allucinazione
una specie di dirottatore di tapis-roulant
comperati di notte al telefono
La solitudine no che non è un affare, ti fa credere di risparmiare
e invece non è che uno sperpero di stagioni inutili
e di anni andati via
davanti a un calendario
e la colpa è soltanto mia.

martedì 23 giugno 2009

Aspetta e spera

Pausa! Questo è quello che nell'ultimo periodo sta facendo L'AltraVersione. Si riposa,
attende...non si sa come andrà a finire questo percorso musicale intrapreso nel mese di ottobre del 2008 con tanti sascrifici... intanto si aspetta
si aspetta che passi sto mese
si aspetta il mese prossimo
si aspetta che arrivi l'estate
si aspettano notizie dagli altri componenti del gruppo
si aspetta che arrivi settembre
ed io...
sto qui fuori e aspetto...
e forse niente cambierà.

giovedì 11 giugno 2009

Questione di sguardi

Tu per come mi parli, tu perchè siamo qui, è questione di sguardi, è un attimo cosi cosi fantastico....
Ed ora anche Paola Turci. Sarà che ieri ho fumato un pò troppo! Ma comunque una bella canzone, almeno per me. Sicuramente meglio svegliarsi con una canzone di Paola Turci e non con una dei Pooh.
Ciao!

domenica 7 giugno 2009

Peppe c'ha le chiavi

"Peppe c'ha le chiavi" è un pezzo scritto da me con la collaborazione di un mio amico, Alessandro Gallicchio. Nel video la canzone è stata improvvisata ed interpretata a prima vista da un altro mio amico, Francesco Suppa, in maniera stupefacente!!!
Buona visione...

sabato 6 giugno 2009

L'Armando

"Era quasi verso sera, sero dietro stavo andando che si è aperta la portiera è caduto giu l'Armando". Ecco con quale canzone mi sono svegliato stamani. Il titolo è L'Armando e l'autore è Enzo Jannacci. Forse un motivo per averla canticchiata esiste, perchè è quasi una settimana che sto ascoltando Jannacci, quindi mi sarà rimasta in testa...
Ciao!

mercoledì 3 giugno 2009

Una canzone

Ho scelto le parole di Francesco Guccini per descrivere quello che è una canzone. Insieme alla musica ho provato ad abbinare delle immagini per rendere la visione più piacevole. Cosi, per dare un tocco in più di multimedialità. Spero vi piaccia!!!

lunedì 1 giugno 2009

Come si deve!

Buongiorno a tutti. Finalmente mi sono svegliato "come si deve"! La canzone della giornata è del grande Lucio Battisti. Non è una delle più famose, ma "comunque bella" (queste virgolette sono per chi conosce bene Battisti). Insomma stamattina canticchiavo "e cosi tu sarai uno in più con noi". Il titolo di questa canzone è appunto "Uno in più". E come sempre non riesco a ricollegarla a nessuna causa. Forse è che la mattina il cervello non sa cosa pensare e pesca la cosa più estranea a quello che ti circonda in quel periodo, la cosa che non c'entra niente con quello che stai facendo. L'irrazionale del risveglio, quando ancora non riesci neanche a parlare, quando fai il caffè e stai a guardare la macchinetta, senza pensare a niente, come un manichino che dalla vetrina guarda i passanti.
Ciao!

venerdì 29 maggio 2009

Sesta riflessione

Non sapevo dell'esistenza di delicious. Il fatto di fare un elenco dei siti che ti interessano e renderli pubblici in questa specie di community dove tutti possono vedere quali siti gli altri seguono/leggono/sono interessati, mi ricollega ai discorsi fatti sulla libera informazione e quindi anche al post di downes e ben precisamente al quarto punto, quello della condivisione. Più in particolare diceva che quando condividi qualcosa, le persone sono più disposte a condividere con te, e cosi accederai a più di quando potrai produrre o acquistare da solo.
Secondo me l'aspetto più importante è appunto il fatto di far circolare conoscenza - io vedo quel sito che tu segui e scopro che è utile, interessante.
Altro vantaggio è che essendo un elenco di siti preferiti su un server io posso connettermi da qualsiasi postazione e avere con me i miei segnalibri.

martedì 26 maggio 2009

Quinta riflessione

L'articolo di Downes è stato come se qualcuno mi avvesse scoperto a rubare qualcosa, scoprire il ladro sul fatto, coglierlo il flagranza di reato. Cavolo, mi hanno beccato!!!
Punto primo (reattivo): faccio una fatica enorme a prestare attenzione davanti ad un pc, anche per giocare. Figuriamoci per leggere. Forse mi diverto di più ad ascoltare e vedere un video. Diciamo che sono un pò egoista. Diciamo che faccio parte di quel mondo dove "tutti vogliono essere scrittori e nessuno vuole essere lettore".
Punto secondo (segui il flusso): anche il mio blog è nato per due fini. Primo per sostenere l'esame e secondo per pubblicizzare il mio gruppo. Non nascondo che ora mi sto appassionando e sto cominciando ad integrare il mio blog e leggere quello che scrivono gli altri (a fatica).
Punto terzo (la cosa più importante è esseri connessi): dico sempre di non aver letto gli altri blog perchè non avevo tempo ed invece non ho fatto niente per tutto il giorno. Al solo pensiero di aprire un post e leggerlo "sudo". Ma anche su questo punto sto migliorando. Dedico sempre poco tempo ma con maggiori risultati.
Punto quarto (condividi): forse l'unica cosa che cerco in cambio e far conoscere il mio gruppo al pubblico, ma diciamo che su questo punto supero l'esame. Non sono stato mai geloso di quello che scrivo, anzi cerco la condivisione (l'hai letto il mio post sul concerto di ieri?).
Punto quinto (RTFM): su questo punto mi considero Lupin. Anche per creare questo blog la prima cosa che ho fatto è stata chiedere ad una mia amica se poteva spiegarmi come si faceva. Pensavo, perchè sforzarmi se c'è qualcuno che lo ha già fatto? Penso che non sia una mancaza di fiducia, è più un fattore fisico. Sono nato stanco. Mi stanco anche a stare seduto davanti al pc. Come la fatica che sto facendo in questo momento a scrivere questo post.
Punto sesto (coopera): penso che la differenza tra una comunicazione offline ed una online è che la prima manca della comunicazione non verbale (intendo gesti, espressioni del viso, odori ecc...). Comunque nessuno ha la meglio sull'altra. A me piace sia comunicare on-line che faccia a faccia. Ma quest'ultima la preferisco.
Punto settimo (sii te stesso): su questo punto sono daccordissimo. Infatti mi fa paura l'idea di farsi una nuova vita o una vita diversa dietro ad un computer connesso ad internet.

lunedì 25 maggio 2009

Commenti...

Inserisco una mail di una mia amica che ha commentato il mio post su facebook. Se ci sono degli errori è perchè è CROATA!!!

"oi davide ho appena datto un occhiata sul tuo blog. Tuo vero? Devo dire che la riflessione su facebook e reti sociali-virtuali, l hai azzeccata a pieno...Vero la gente si e' cominciata a fare le foto solo per condividerle la...per poi commentarle e accentuare quanto si son divertiti,,,e come no...dopo che tutta la serata sei stato li a farti solo le foto. Le gente e' vero si fa vedere come vorebbe essere vista, e nasconde cio' ke non vuole che si nota! e' piu facile comunicarsi cosi, essere piu sicuri di noi, e farsi piacere. Fai bene a non fartello, e' un vizio senza qualle ormai nn riesci a stare. Prima cosa appena torni a casa, e' aprire il profilo facebook...
Poi ti sembra di avere nn so quanti amici...cosi tante cose da far vedere o comunicare, che se tutta sta gente la becchi fuori in piazza, sicuramente dopo 5 minuti non sai piu cosa dire...o meglio cominci a parlare di facebook. ma hai visto su facebook...bla,bla,bla........
Poi passa uno per strada e ti saluta e giorno dopo trovi rischiesta per l amicizia su facebook,,,,vuoi essere mio amico?
Io ho cominciato ad usarlo quando ero a firenze per essere in contatto cn i miei amici in croazia, e ora lo uso per stare in contatto con amici in italia.
E' vero bisogna sapere la giusta misura di ogni cosa...ma le dinamiche feisbuicchane si sono spostate troppo.
La cosa che mi inervoisce appunto di piu e' che gente ormai vuol comunicare solo via facebook...l altro giorno ero a prendere un caffe cn una mia amica, e dopo 30min, diceva andiamo a casa che devo conettermi su facebook, per mettermi d accordo cn miei amici per weekend. Amici che abitano vicinissimo. Mah...veramente sembra che tra qualke mese sto facebook lanciera' qualke modo virtuale anke per passare insieme le serate sul web. Cosi dai potremmo di nuovo fare tutti insieme le nostre serate, chi dalla croazia, chi da Padova, Sardegna, Pollonia, ecc...senza spenderci una lira...visto che facebook ha 1000 applicazioni con cui puoi mandarti anke i drink, coctails, dedicarsi le canzoni, baci e abbracci, non manca niente...Poi si potrebbe parlare tutto il santo giorno di sto facebook...e ci riduciamo sempre a parlare solo di questo...hehe...c sn riusciti alla fine,,,,nel bene nel male si nomina sempre.
Oi ora pero' ti devo salutare perche avro' perso 10 min, a scrivere sta mail, e nn ho controllato mio profilo feisbuicchano. :), e non scherzo :)
Cmq...e' troppo simpatico il tuo blog...Spero vai alla grande...e salutami tutti diavolazzi - pazzi.
Bacioni,
Petra"

Quarta riflessione

Sai, ti ho visto su Facebook! Questo un mio amico ha aggiunto dopo avermi salutato. Il problema è che io non sono iscritto su questo social network e non so neanche come funziona. Aiuto! Non se ne riesce a stare fuori. Mi sembra che ormai la vita sociale si sia spostata su queste "piazze virtuali". Non sono contro. Ognuno deve essere libero di fare ciò che vuole. Ma io proprio non ce la faccio. Dico questo dopo l'esperienza di Windows Live. C'è stato un periodo che non vedevo l'ora di connettermi ad internet per parlare con i miei amici su msn. Prima era come un gioco ma poi piano piano sembrava una cosa di cui non potevo farne a meno. Guai se per un giorno non mi connettevo! Ora posso dire che ho superato questa "crisi sociale". Penso che tutti i social network abbiano una loro utilità. Sono utili se si ha veramente qualcosa da dire, da fare. Bisogna però stare attenti a non traslare la propria vita su questi servizi.
La festa continua su Facebook!!! cosi dicevo qualche tempo fa riferendomi ad alcuni miei amici che ad alcune feste, concerti ecc.. invece di godersi la serata spendevano il loro tempo a fare foto per poi metterle su Facebook, cosi da condividere la loro esperienza insieme agli altri. Ma quale esperienza? Quella di aver fatto le foto? Sicuramente esistono dei lati positivi in questi social network, non voglio assolutamente negarlo. Bisogna saperli usare, un pò come tutte le cose ci vuole la giusta misura. Alcune volte penso che per alcuni siano un modo per nascondersi, per dimostrare quello che vorrebbero essere e che nella vita reale non riesco a fare uscire fuori. Pregio o difetto? Non lo so...ancora ci sto pensando.
Ricollegandomi sempre alla musica inserisco un pezzo di una canzone di Daniele Silvestri:
"vorrei sapermi scollegare
dalla rete intorno
avere altro a cui pensare
che a un aggiornamento
nessun telecomando
mi raccomando
combattere...
combattere la propria dipendenza
dipendenza dipendenza
riuscire in qualche modo a fare senza
a fare senza fare senza
capire dove sta la differenza
fra il vizio e l'esigenza
è una questione di coerenza"
Evviva il Face to Face!!!

venerdì 22 maggio 2009

Terza riflessione

Ammetto di non aver mai saputo dell'esistenza di PubMed. Ho chiesto ad un pò di miei amici che studiano medicina. Sono stato informato che questo sito web è diretto più a chi ha un minimo di conoscenze mediche e non per un utente come me che di medicina ne sa poco o niente. Comunque anche per loro, nella ricerca di pubblicazioni mediche non hanno avuto dei riscontri soddisfacienti. Leggendo alcuni articoli a riguardo ho capito che questa mancata soddisfazione è dovuta a più cause. Una può essere quella di trovare una lingua universale, evitando il problema di tradurre dei nomi inglesi in italiano aumentando cosi le difficoltà di trovare la parola giusta. E infatti più si va diretti al termine esatto più aumenta la possibilità di trovare quello che si sta cercando. Io ho fatto una ricerca sulla "Sindrome di Gilbert" per interesse personale, ed ho ottenuto più di 4.000 risultati. Ecco un altro problema di questo servizio. La proliferazione degli articoli che si trasforma in una vera e propria corsa alla pubblicazione dell'articolo "vincente". Tutto questo è conseguenza dell'interazione della scoperta scientifica con il mondo delle aziende e della dipendenza dei ricercatori dai fornitori, e anche perchè le sperimentazioni sono diventate sempre più costose per i finanziamenti pubblici.
Io penso che il "PROBLEMA" sia uno: é cambiato il senso più profondo della medicina. A questo proposito riporto alcuni pezzi di un'intervista fatta a Gino Strada fondatore di Emergency: "Penso che ormai la medicina sia stata trasformata in merce da bancale del supermercato spesso con la complicità della casta dei medici. Ritengo che la scienza debba impegnarsi per la pace -sostiene Strada - anche se non credo che la scienza sia pacificatrice di per sè perché molto spesso è andata in altre direzioni. La scienza è veicolo di pace quando è assolutamente svincolata dal profitto, dalla logica del mercato. La scienza - continua il medico - deve essere fondata sull'eguaglianza dei diritti. Il paziente non è "amico" o "nemico", è solo paziente" - riferendosi alla possibilità dei medici di segnalare gli immigrati clandestini che si rivolgono a strutture sanitarie nel nostro paese.
Con queste parole Gino Strada, secondo me solleva alcune temi ricollegabili anche ad altre riflessioni descritte nei miei post precedenti, come quello del concetto dell' Open Source o della Proprietà Intellettuale. Penso, ma non lo dico con certezza, che PubMed voleva avere come fine quello di arrivare ad un concetto di libera circolazione dell'informazione medica ma è stata vincolata da quello che è diventata oggi la medicina, pura e vera fonte di guadagno a volte, se non spesso, giocando con la vita degli esseri umani, come se anche questa fosse una merce. Come risponde poi Veronesi a Gino strada "non bisogna confondere la scienza con la tecnologia. La prima è il desiderio di tagliare traguardi nuovi, è ricerca della verità, è universalità, mentra la seconda per definizione risponde al mercato".
Infine, visto che questo è un blog sulla musica, rubo qualche frase scritta da Jovanotti e concludo dicendo: " Dato che un brevetto di una medicina vale molto di più di una vita di una bambina, quante malattie ancora per interesse, non si potranno curare prima che qualcuno pensi che cosi non va bene?".

lunedì 18 maggio 2009

Seconda riflessione

Vorrei esser libero, di non esser libero.
Secondo me il concetto dell'Open Source si può riassumere in questa frase. Mi spiego meglio. Penso che per ogni oggetto, idea, ecc.. ecc.. dovrebbe esistere una forma gratuita e una a pagamento. E tutti devono essere liberi di scegliere l'una o l'altra senza che questa però, porti delle differenze. Diciamo che non dovrebbe esserci una sorta di monopolio come quello della Microsoft. Se è vero che l'unione fa la forza penso che l'idea dell'Open Source ne stia dando dimostrazione. Lo abbiamo visto per il caso di Linux, ora con Wikipedia. Penso che se la voce non è solo quella del padrone allora qualcosa di veramente interessante può avere il suo corso. Collaborare penso significhi anche progredire, migliorare. Che per tutto ci sia l'accesso gratuito poi, credo sia un passo verso una parità di diritti ed una acquisizione di ricchezza. Se non a livello materiale, almeno di ricchezza culturale.
Questi nodi di collaborazione globale che si sono venuti a creare, hanno sollevato anche il concetto della proprietà intellettuale. Come ho detto prima, sono sempre convinto che lavorare e condividere quello che si ha è solo un modo per migliorare. Mettere a disposizione di tutti le tue conoscenze ti permette che queste siano criticate, arricchite, integrate e di conseguenza acquistano, secondo me, un valore aggiunto. Un cantante diceva "vorrei dire ancora tante cose ma se le dico qualcuno mi uccide, perché la libertà finisce dove inizia, solo nella mente libero veramente". Voglio dire che se non temi di condividere le tue ricchezze culturali allora potrai essere libero, libero di arricchirti (non solo materialmente), libero di migliorare, libero di crescere, libero di interagire con gli altri e di acquisire nuove conoscenze insieme e grazie agli altri. Forse avrò fatto un discorso un pò troppo utopico ma voglio credere che sia cosi...

La colpa è nostra!

Buongiorno a tutti!!!
Oggi dopo il brutto risveglio con la canzone dei Pooh è andata un pò meglio. Dico un pò perchè il cantante non è di quelli più allegri e neanche la canzone. Parlo di Giorgio Gaber e mi sono svegliato cantando "Destra Sinistra" intonando questi versi
"tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra". Secondo me è vero, la colpa è sempre nostra, vada come vada ognuno nel suo piccolo può dare un contributo per migliorare sto cacchio di mondo...il mio contributo è quello di aver scritto questo...non è tanto però...
Ciao!!!!

venerdì 15 maggio 2009

Guardatelo con occhi di...

Ed ora anche i video. Il blog si arricchisce di elementi. Questo perchè per me il blog è come un figlio che poco per volta scopre cose diverse. Bene. Oggi ho scoperto che posso inserire anche i video.
Buona Visione!

mercoledì 13 maggio 2009

Mi dispiace di svegliarti...

Ciao a tutti!!! Nasce oggi, su questo blog, un nuovo spazio dedicato alle canzoni che cantiamo appena ci svegliamo...non mi dite che non vi è mai capitato...
Io stamani mi sono svegliato canticchiando "Tanta voglia di lei", non chiedetemi perchè!!! Vi posso dire che odio i Pooh, e questa cosa mi incuriosisce. Perchè il bello penso sia proprio questo: come mai sto cantando questa canzone???. Magari poi non ci sarà nessuno motivo...boh!!!
Poi non è detto che ogni mattina ci si sveglia cantando una canzone, ma se vi capita e qualcuno lo vuole segnalare, questo è il posto giusto. Basta contattarmi o lasciare un commento a questo post.
Buon risveglio!!!

sabato 9 maggio 2009

Prima riflessione

L'articolo del Professor Michael Welch mi ha suscitato due riflessioni che definirei una materiale ed un' altra filosofica.
La prima concerne problemi che ogni giorno siamo chiamati ad affrontare durante la nostra carriera educativa-scolastica. Quello delle spese penso sia in cima a questi. Credo che i soldi delle istituzioni scolastiche vengano gestiti in maniera inappropriata, che ci siano molti sprechi. Il problema però, secondo me, non si risolve tagliando i fondi per le università, per la ricerca ecc... ma si dovrebbe spenderli meglio. Ho potuto constatare, iscrivendomi all'università, che esiste un numero enorme di corsi per ogni facoltà, e porto un esempio di un mio amico che sta seguendo un corso di specialistica con due iscritti, lui compreso. Secondo me dovrebbero accorpare più corsi rendendoli più proficui all'apprendimento.
Esiste anche un investimento diverso da facoltà a facoltà. Ma forse questo è dovuto ai diversi fini istruttivi che perseguono le facoltà (anche se secondo me la facoltà di medicina vale tanto quale quella di lettere e filosofie). Un altro appunto che mi viene da evidenziare sulle spese è quanto gli studenti sono costretti a spendere per studiare. La spesa più straziante è quella degli affitti, ma poi ci sono le tasse universitarie, divise, rifacendomi al discorso degli sprechi, non proprio equamente. L'esempio che voglio riportare è quello apparso qualche mese fa sul giornale la repubblica nella pagina dedicata a Firenze (http://firenze.repubblica.it/dettaglio/la-casa-dello-studente-parla-straniero/1598517) dove si discuteva sulla disparità di trattamento per quanto riguarda l'assegnazione delle borse di studio tra studenti italiani e studenti stranieri. Il problema stava che l'azienda regionale diritto allo studio di Firenze non era costretta, e se non ricordo male neanche poteva, verificare l'effettivo reddito della famiglia dello studente straniero. Questo comportava certificazioni false a discapito degli studenti italiani che per poche centinaia di euro non potevano godere dei benefici della borsa di studio compromettendo a volte il loro percorso di studi.
Forse se, di rimpetto alle spese ci fosse una struttura adeguata e dei servizi funzionanti allora varrebbe la pena spenderli questi soldi. Parlo delle aule che non ci sono, dei computer che non funzionano, della disorganizzazione dei corsi che si accavallano, dei professori che non si fanno trovare, dei piani di studi che la segreteria ancora non ha capito come gestire ecc ecc...
Come passaggio dalla riflessione materiale a quella filosofica mi servo del “problema” dei molteplici supporti informatici (la tecnologia, il cellulare, il pc, le messaggerie istantanee, i blog e i social network) che hanno fatto il loro ingresso nel mondo dell'istruzione. Da una parte c'è da dire che sono diventati elementi di disturbo nelle ore di apprendimento (ad esempio lo squillo del telefonino durante le ore di lezione). Voglio portare qui un esempio: ad una lezione di sceneggiatura multimediale, avevamo quasi un pc a testa. Questo ci serviva per fare delle prove di usabilità di alcuni siti. Durante la lezione, non dico tutti, ma almeno la metà dei miei compagni era connesso su face-book, msn e altri social network fregandosene altamente della lezione. Sembrava quindi che il silenzio era sinonimo di attenzione. Invece no. Era sinonimo di menefreghismo. Qui viene da imputare la colpa in prima istanza allo studente. Ma come fa riflettere quest'articolo forse bisogna davvero accorgersi che le cose stanno cambiando. Forse deve nascere un modo diverso di insegnare, di instaurare un rapporto diverso tra insegnate-studente e di accettare tutte le innovazioni che arrivano, integrandoli con i vecchi metodi. Sto affrontando ora la riflessione detta filosofica. L'articolo parla anche di ambienti alienanti, di ambienti come discarica delle informazioni. Penso che questo un po' sia vero. Tempo fa ho assistito ad una lezione di storia del cinema, nella triennale, con almeno un centinaio di alunni e mi toccava stare seduto per terra di fianco al cestino dell'immondizia non vedendo neanche la faccia del professore. Oltre al problema quindi fisico-materiale (il fatto di non avere una sedia e un posto dove scrivere) nasceva il problema del contatto con il professore. Il fatto di assistere ad una lezione e non sapere neanche che faccia abbia il tuo professore penso sia veramente un problema alienante appunto. Ti senti non partecipe alla lezione, senza avere un modo di interagire, di dire la tua su qualcosa, quasi come fosse una dittatura dell'insegnamento. Niente. Tagliato fuori.
Alla fine penso, riguardo al problema dell'alienazione dello studente, che sia colpa anche della tecnologia. Ormai si fa quasi tutto attraverso un pc ed internet (iscrizioni all'università, agli esami, domande ai professori ecc ecc). Se da una parte si restringono i tempi e le distanze geografiche (non nego che sia un atteggiamento positivo) dall'altra i contatti interpersonali con i professori ma anche con gli stessi compagni vengono a mancare. Questo non so se è un bene o un male. Riflettiamoci.
Per concludere, penso che il problema di tutto questo è la non presa di coscienza di un cambiamento da effettuare nelle scuole, università ecc., integrando i nuovi media nel percorso formativo di uno studente. Bisogna sfruttare la tecnologia nel modo più proficuo possibile e non solo di contorno (come ad esempio il professore che legge quello che viene proiettato sul muro, penso che sia di una noia abnorme e di un'altrettanta inutilità).

domenica 3 maggio 2009

L'AltraVersione in silenzio...

Voglio avvisare i fans dell'AltraVersione che domani per fortuna o purtroppo non si suona. E non si suona neanche martedi come si sperava...quindi appuntamento rimandato forse alla prossima domenica.
Una buona notizia però c'è e cioè che se le cose assurde continuano nella loro assurdità domani dovrebbe esserci il sole...non voglio portare sfiga sia bene inteso...anzi un pò di sole non dispiacerebbe neanche a me.
Inoltre volevo segnalarvi che un componente dell'AltraVersione ha partecipato anche al concerto del primo maggio...in che veste lascio a voi immaginare...
Con quest'ultima notizia vi saluto, vi invito a lasciare commenti e a seguirci in ogni nostra apparizione pubblica e non solo...
Ciao a presto!

lunedì 27 aprile 2009

Il giorno dopo...

Anche questa è andata...non benissimo ma alla fine la serata è stata piacevole. Diciamo che gli strumenti hanno fatto un pò quello che volevano (una chitarra senza il cavo, il sax un tono sotto rispetto alla chitarra del capobanda che era mezzo tono sopra) e quindi... è stato come suonare l'altra versione delle canzoni...ma -show must go on!!!-.
Un grande grazie al nostro pubblico affezionato che ormai ci segue assiduamente. Però non riesco a capire come ancora non si è rotto le pa... ad ascoltare sempre le stesse canzoni o forse, dal momento che non riusciamo mai a fare la stessa canzone due volte nello stesso modo allora ecco spiegato il motivo...sembrano sempre diverse...pregio o difetto???? La seconda che hai detto!!!
Bè, allora adesso non ci resta che aspettare la prossima serata, a data ancora da destinare visto i mille impegni di Natalino, proprietario, non che direttore artistico (?) dell'eskimo club e del progetto Palco d'Autore...
A presto!!!

domenica 26 aprile 2009

Ma che tempo fa....

Io non so se è una maledizione o se è vero che se piove il 4 di aprile pioverà per quaranta giorni...ma ogni santa domenica che dobbiamo suonare piove...non si pensi che non piove...PIOVE!!!
E il sole? C'è dal lunedi al sabato e poi...piove, madonna come piove, guarda come piove senti come viene giu! A Febbraio piove...e vabè, è ancora inverno. A Marzo piove...e vabè, marzo è pazzerello. Però adesso basta! è primavera, tra poco verrà agosto...
Penso che dalla prossima settimana suoneremo il martedi...che tempo farà???? Ma che tempo farà, non lo vedi che tuona? Non lo senti che tuona già? Non lo senti che tuona? E' lontana però, sembra già più vicina, questa musica che abbiamo sentito già.
Si vede che la pioggia fa delirare, entra nell'anima e la corrode poco a poco, e allora altro non fai che aspettare una giornata di sole, per far nascere un fiore, per far nascere un sorriso, per non bagnarsi in bici, per non vestirsi pesanti, per far arrivare questa maledetta primavera!!!

sabato 25 aprile 2009

Concerto

Domani sera L'AltraVersione alle ore 23:00 sarà sul palco dell'Eskimo club, in via dè canacci, Firenze. Siete tutti invitati ad ascoltare due ore di buona musica.
Sarà un modo per trascorrere una domenica diversa dalle altre, per non vivere la noia che arriva dopo il fischio finale delle partite di calcio. Perchè si sa che la domenica è dura da mandar giu ma grazie ad una bella bevuta di musica e divertimento tutto passa e se ne va... allora non mi resta altro che attendere la vostra partecipazione e speriamo di divertirci...

venerdì 24 aprile 2009

Una questione di genere


L'Altra Versione. Perchè di ogni canzone esiste un'altra versione... No, non quella che immaginate voi, ma l'altra! Sentire per credere. Nel bene e nel male (soprattutto nel male) disordinano le canzoni. Non si sa se per estro artistico o incapacità musicale mentale.... . Un trio nato per caso, a casa di coso, quello che suona la chitarra, ma anche il pianoforte, Andrea Re, il Capobanda. Alla voce e non solo, la Bella Isa, la CantantA con la "a" maiuscola e il resto in corsivo. Infine, al clarinetto, sax, piccole percussioni e varie ed eventuali.... Davide Mannis.
Impossibile definire il loro genere musicale, visto che fanno sempre L'Altra Versione. Diciamo musica italiana, diciamo perlopiù anni '50, diciamo finto swing, diciamo un sacco di cavolate...